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Un valido aiuto per i celiaci: ecco il dispositivo tecnologico Nima

nimaAllergie ed intolleranze alimentari sono sempre più frequenti nel mondo contemporaneo. Tra le più diffuse c’è la celiachia, una fastidiosa intolleranza che costringe chi vi soffre ad eliminare dalla propria dieta prodotti e alimenti che contengono glutine. Quest’ultima si trova in diversi tipi di cereali e il celiaco deve quindi prestare massima attenzione a ciò che compra e ingerisce. Un aiuto viene dalle associazioni di pazienti e malati che, nel caso dell’Italia, segnalano con un’etichetta riportata sulle confezioni dei prodotti l’assenza di glutine: in questo modo è più facile individuare gli alimenti gluten free.

Un altro supporto alla gestione dell’intolleranza alimentare viene dalla tecnologia. Si chiama Nima ed è un dispositivo in grado di analizzare in tempo reale il contenuto del piatto e misurare la quantità di glutine in esso presente. Si tratta di un gadget decisamente utile che funziona in modo semplice: basta inserire al suo interno una porzione di cibo e, in pochi minuti, Nima è in grado di indicare quanto glutine è presente, fino ad un minimo di 20 parti per milione (circa 20mg\Kg), limite al di sotto del quale l’alimento viene indicato come gluten free.

Pratico e maneggevole, Nima può essere portato con sé, quando si va a cena da amici o al ristorante. E’ stato indicato come una delle 25 migliori invenzioni del 2015 e sarà messo in commercio nel corso del 2016. E’ possibile già pre ordinarlo sul sito web ufficiale del dispositivo ed ha un costo di 199 dollari. Inoltre il dispositivo è dotato di un’app ufficiale che consente al paziente di individuare il risultato del test sul proprio smartphone. Grazie alla stessa applicazione, è possibile creare una community di celiaci in grado di scambiarsi opinioni non solo su Nima, ma anche sui cibi senza glutine e sui ristoranti “sicuri”.

Tuttavia non tutti sono entusiasti della scoperta. L’Associazione Italiana Celiachia (Aic) è infatti molto prudente; secondo i suoi responsabili infatti, “il compito di eseguire le analisi di rischio sugli alimenti deve essere affidato ai produttori e alle autorità preposte ai controlli, e non dal singolo cittadino”. Ed aggiungono: “Strumenti di questo genere esistono già sul mercato, anche se in forma diversa. Il rischio è che rappresentino una fonte di allarmismo e di confusione per i celiaci”. Intanto c’è grande curiosità nel vedere Nima alla prova del mercato delle vendite.

Un valido aiuto per i celiaci: ecco il dispositivo tecnologico Nima
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