Software per la traduzione: un sostituto del vocabolario bilingue?
I software per la traduzione sono programmi che si usano per tradurre un testo da una lingua all’altra. Questi software sono strumenti molto comodi per certi tipi di traduzione di base, in cui vengono tradotti singoli termini da lingue straniere: in questo senso, l’uso tali strumenti è molto indicato e dà dei risultati sufficientemente affidabili e accurati, simili a quelli di un buon dizionario bilingue cartaceo. Per la traduzione di termini tecnici, l’uso di un traduttore automatico può iniziare ad avere qualche difficoltà poiché bisogna individuare l’accezione specifica del termine nella lingua di partenza e rendere il senso giusto nella lingua di partenza. Ci sono casi di problemi anche per parole di uso comune e di lingue molto note, si pensi alla parola inglese “live”: si può tradurre come “io vivo”, ad esempio per dire “io vivo in Italia” o si può tradurre come “dal vivo” dal vivo, per dire “ho visto uno spettacolo dal vivo”: immaginate di sbagliare accezione.
Come funzionano i software per la traduzione complessi?
Poiché la traduzione dei singoli termini è abbastanza semplice ma la traduzione del senso di frasi intere diventa molto complessa, i software di traduzione creano le cosiddette “memorie di traduzione” che non contengono la traduzione di ogni singola parola, ma di sequenze significative di parole, dette segmenti, che alleggeriscono molto il lavoro di ricerca delle sequenze migliori per tradurre testi e frasi intere. Per aumentare la propria “memoria di traduzione”, il software usa strumenti di allineamento e concordanza che gli permettono di imparare nuovi segmenti da mettere in memoria e migliorare le prestazioni. Nonostante questi siano senza dubbio strumenti avanzati, per una traduzione importante è bene affidarsi sempre ad un traduttore professionale che sappia rendere il testo fruibile per lo specifico pubblico a cui si rivolge e il contesto culturale.