La cosiddetta rivoluzione digitale ha toccato tantissimi settori, apportando una serie di miglioramenti e vantaggi anche al mondo della sanità. L’obiettivo primario è sempre stato quello di rendere più pratiche, snelle e veloci le attività, puntando in particolare sulla dematerializzazione documentale. Per questo motivo è stato introdotto un sistema di gestione elettronica delle pratiche cliniche, partendo da uno strumento centrale: la cartella clinica elettronica.
Come dice il suo nome, i contenuti che contiene sono riconducibili alla cartella clinica di ricovero ospedaliero. E contiene le informazioni che sono indispensabili per le strutture che ospitano i pazienti. Questo strumento non solo genera benefici agli utenti, ma al tempo stesso garantisce massima accessibilità al sistema sanitario, con conseguente contenimento dei costi.
La cartella clinica a portata di click
Questo passaggio dal cartaceo al digitale rappresenta sicuramente un vantaggio per alleggerire le pratiche, ma anche per archiviare i documenti ed evitare la ripetizioni di esami a causa dello smarrimento degli esiti clinici. Ogni persona potrà disporre di tutti i documenti, registrati attentamente, pronti per essere consultati in fase di assistenza sanitaria. Ciò comprende il percorso dal momento del ricovero fino alla dimissione da una struttura sanitaria. Così si possono ridurre le lunghe attese e le spese correlate alla richiesta di nuovi esami che erano già stati sostenuti.
Il personale medico potrà visionare il quadro clinico del paziente e verificare che tipo di esami sono stati effettuati e che terapia sta seguendo attraverso appositi software gestionali sanitari.
E la sicurezza?
A questo punto sorge spontanea una domanda rispetto a questo tema: il passaggio dall’archivio cartaceo a quello digitale è davvero sicuro? Sappiamo bene quando sia importante proteggere i dati personali degli utenti, nel rispetto della loro privacy soprattutto in merito alle informazioni sanitarie. Prendendo come riferimento il Regolamento europeo sulla Privacy (GDPR) sono state considerate una serie di norme che permettono di garantire totale sicurezza sugli archivi. Una cartella clinica elettronica rispetta i princìpi della conservazione dei dati a norma di legge e custodisce ogni informazione su piattaforme virtuali. E’ possibile recuperare e consultare ogni informazione al riparo da una serie di rischi ai quali sono invece esposti i supporti materiali. Pensiamo per esempio al rischio di incendi, alla perdita o al semplice deterioramento naturale che porterebbe così a non poter più accedere a dati fondamentali.
Migliorare il lavoro con passaggi semplici
La cartella clinica elettronica è uno strumento versatile e può essere impiegato all’interno di qualsiasi struttura sanitaria pubblica o privata, nelle case di riposo, RSA e RSD. Non ci sono quindi limiti rispetto al suo utilizzo e risulta utile in ogni situazione che preveda un ricovero sanitario. Lo staff medico, da parte sua, può contare su uno strumento pratico ed efficiente perché capace di affiancare il fascicolo sanitario elettronico per ricostruire la storia di un paziente in modo completo. A questo punto è doveroso riconoscere tra i suoi vantaggi:
- La gestione digitale attraverso un software per creare e conservare le cartelle cliniche;
- Il risparmio in termine di tempo e costi;
- La maggiore sicurezza dei dati sensibili dei pazienti.
Si tratta di un passo importante verso l’evoluzione di un settore che negli ultimi mesi, troppo spesso, si è trovo a fare i conti con una grande pressione. Per questo motivo l’adozione di strumenti e processi più sicuri ed efficienti può essere un modo per migliorare complessivamente il settore.