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Recensione Surface Book 2 da 13”: un’esperienza d’uso senza paragoni, da pagare cara

Recensione Surface Book 2 da 13”: un’esperienza d’uso senza paragoni, da pagare cara

Dopo anni e anni di letargo, Microsoft si è risvegliata. E questo è un dato di fatto. Lo ha fatto investendo in innovazione concreta, lo ha fatto iniziando ad ascoltare davvero le necessità dei propri utenti, e lo ha fatto procedendo in casa  i propri computer che, nel corso degli anni, sono diventati sempre meglio. E il Surface Book 2 ne è una conferma. La seconda generazione del notebook convertibile di casa Microsoft arriva finalmente in Italia e lo fa rappresentando in pieno l’essenza dell’azienda di Redmond, con un dispositivo che potremmo definire unico del suo genere. Un dispositivo però piuttosto caro: è disponibile in ben 7 versioni diverse, e il prezzo di partenza di quella base è di 1749 euro, ma su Amazon è possibile trovarlo in sconto anche nelle versioni più avanzate.

Se considerassimo esclusivamente i materiali e le tecniche di costruzione del Surface Book 2 potremmo dire che si tratta di un dispositivo quasi perfetto. La scocca è realizzata totalmente in alluminio, e sin dal primo utilizzo trasmette un’ottima sensazione, sia per quanto riguarda la tastiera che per quanto riguarda il tablet.

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Ci sono però dei compromessi piuttosto importanti, a partire dal peso che supera di poco gli 1.5 Kg (un pochino troppi per un 13 pollici) e poi la cerniera: in assoluto la migliore, la più geniale e la più solida mai vista in un convertibile, che però aumenta di molto lo spessore del computer e lascia uno spazio vuoto non indifferente. Inoltre, e questa è una cosa che mi sono sempre chiesta, sin dalla prima generazione di Surface Book, mi chiedo come mai quelli di Microsoft non abbiano pensato di inserire uno stand integrato nel tablet, a mo di Surface Pro, e soprattutto perché non abbiano inserito neppure una porta USB-C: in modalità tablet in Surface Book 2 non ha la possibilità di essere connesso a nulla, e anche la ricarica della batteria integrata nel “monitor” (o nel tablet) è praticamente impossibile.

Ma, particolari e finezze a parte, il meccanismo di sgancio non è cambiato ed è rimasto veloce, comodo, e soprattutto molto solido. Per Disconnettere lo schermo dalla tastiera è necessario premere un tasto posto in alto a destra della stessa ed aspettare qualche istante: una volta possibile, sullo schermo verrà visualizzata una notifica di avvenuta disconnessione e sarà possibile tirare lo schermo.

È un meccanismo geniale, che rende il Surface Book 2 il convertibile 2-in-1 più simile ad un normale notebook mai visto in commercio, che però non funziona se il livello di carica della batteria è molto basso. Inoltre, se si attiva il meccanismo di sblocco ma non si solleva il tablet, dopo qualche secondo si chiuderà automaticamente. E la chiusura della cerniera del Surface Book 2 è talmente solida, che sarà possibile sollevare il dispositivo dal tablet, con la tastiera collegata, senza alcun problema.

Parlando di tastiera, siamo ai vertici della categoria. In sostanza il Surface Book 2 integra due batterie, una nel tablet e una proprio nella tastiera, che funzionano in parallelo. Tastiera che risulta sempre molto veloce, con un ottimo feedback di pressione e un posizionamento dei tasti quasi perfetto. Il touchpad invece è realizzato in vetro, non perde mai un colpo e supporta alcune gesture di controllo. L’unico appunto che mi sento di fare riguarda le dimensioni: sarebbe stato comodo se quelli di Microsoft avessero pensato di aumentare le dimensioni del touchpad. Ma, lo so, forse sono troppo pretenzioso.

Le versioni del Surface Book 2 da 13 pollici sono diverse, per conoscere tutte vi consiglio di dare uno sguardo al sito ufficiale di Microsoft. Quella da noi provata è la versione media, animata da un processore Intel Core i7-8650, affiancato da 8 GB di memoria RAM, n SSD da 256 GB e una GPU discreta Nvidia GTX 1050 con 2 GB di memoria grafica GDDR5.

Tutto sommato si tratta di una configurazione più che sufficiente per le operazioni più comuni, che oltre al garantire buone prestazioni nell’utilizzo di tutti i giorni, permette anche sessioni (non troppo stressanti) di editing video utilizzando Adobe Premiere: grazie alla GPU discreta, integrata sotto la tastiera, si potranno montare video ed effettuare rendering piuttosto semplici senza troppi problemi. Insomma, il Surface Book 2 riesce ad ottenere il massimo dal suo hardware, anche grazie ad un SSD al vertice della categoria.

Quello che lascia piuttosto perplessi però è l’assenza del supporto Thunderbolt 3 sulla porta USB-C, e la totale assenza di porte nello schermo: certo, probabilmente è una scelta di stile, ma in modalità tablet non sarà assolutamente possibile connettere dispositivi esterni, proprio perché tutte le porte sono state incluse nella tastiera. C’è poi da considerare il rapporto 3:2 dello schermo, più quadrato del tipico 16:9, e la mancanza di uno stand integrato da utilizzare nella modalità tablet: è una caratteristica che ho amato sin dal primo Surface, che nel Surface Book 2 è stata abbandonata. In soldoni, quando si utilizza il dispositivo in modalità tablet, non sarà possibile posizionarlo verticalmente, come con gli altri Surface. Peccato.

Interessante la scelta di utilizzare due batterie. Il display, cioè il tablet, ne ha una che rappresenta il 25% della capienza totale, mentre l’altra è integrata nella tastiera. Certo, probabilmente la batteria del tablet potrebbe sembrare sottodimensionata, ma si tratta di una scelta giusta per contenere il peso del dispositivo. In ogni caso, l’autonomia è più che sufficiente, e con PC Mark Work (con sessioni di videochat, browser, scrittura e fogli di calcolo) sono arrivato a superare addirittura le 7 ore. Non male.

Passabile lo schermo. Nel dispositivo da noi provato è un 13.5 pollici PixelSense con 267 ppi e un contrasto di 1600:1. Ed è proprio il contrasto piuttosto ridotto, che limita le prestazioni del display e rende i colori non troppo fedeli agli originali e addirittura piuttosto spenti. Ottima però la luminosità, più che sufficiente per un utilizzo all’aperto senza alcun problema.

Ma numeri e hardware a parte, c’è una caratteristica del Surface Book 2 che è veramente eccezionale: l’esperienza d’uso. Si tratta di un concetto di laptop quasi insuperabile, estremamente flessibile, che  lo rende adatto sia a professionisti che a studenti, anche grazie al supporto della Surface Pen, non inclusa nella confezione, che si collega magneticamente allo schermo ed è estremamente precisa e comoda da utilizzare.

Il prezzo del Surface Book 2 parte da 1749 euro, e varia in base alla configurazione, e il prezzo della configurazione da noi provata è di 2249 euro, ma su Amazon è già disponibile in sconto. Insomma, è un dispositivo caro, e valutando esclusivamente la scheda tecnica, è palese il fatto che allo stesso prezzo è possibile portarsi a casa dovere alternative ben più prestanti. Fatto sta, che un dispositivo del genere non deve essere valutato solo per la scheda tecnica: si tratta chiaramente di un device molto particolare, in grado di offrire un’esperienza d’uso tale che, una volta abituatisi, non se ne riesce a fare più a meno. Vero è, però, che difficilmente uno studente potrebbe permettersi di spendere una cifra tale, per un computer da utilizzare anche per gli studi.

Fonte: Recensione Surface Book 2 da 13”: un’esperienza d’uso senza paragoni, da pagare cara

Recensione Surface Book 2 da 13”: un’esperienza d’uso senza paragoni, da pagare cara
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